Cardy and Ast ~ Demons of paper


Replying to Recensione: Ragazzo da parete di Stephen Chbosky

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  1. Posted 1/8/2013, 21:58
    Good evening people!
    Oggi sono contenta come non mai *-* Non che questo vi interessi, ma condividere un po' di felicità non fa mai male!
    In ogni caso vi lascio subito alla recensione di uno dei pochissimi romanzi epistolari che per me è stato davvero difficile da finire!


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    TITOLO: Ragazzo da parete (Noi siamo infinito)
    AUTORE: Stephen Chbosky
    CASA EDITRICE: Sperling & Kupfer
    PREZZO: 16,90 €
    PAGINE: 272
    DOVE LO TROVO: in qualsiasi libreria
    TRAMA: Fra un tema su Kerouac e uno sul "Giovane Holden", tra una citazione da "L'attimo fuggente" e una canzone degli Smiths, scorrono i giorni di un adolescente per niente ordinario. L'ingresso nelle scuole superiori lo lancia in un vortice di prime volte: la prima festa, la prima rissa, il primo amore - per la bellissima ragazza con gli occhi verdi che quando lo guarda fa tremare il mondo. Il primo bacio, e lei gli dice: per te sono troppo grande, però possiamo essere amici. Per compensare, Charlie trova una che non gli piace e parla troppo: a sedici anni fa il primo sesso, e non sa neanche perché. Allora lui, più portato alla riflessione che all'azione, affida emozioni, trasgressioni e turbamenti a una lunga serie di lettere indirizzate a un amico, al quale racconta ciò che vive, che sente, che ha intorno. Dotato di un'innata gentilezza d'animo e di un dono speciale per la poesia, il ragazzo è il confidente perfetto di tutti, quello che non dimentica mai un compleanno, quello che non tradisce mai e poi mai un segreto. Peccato che quello più grande, fosco e lontano, sia nascosto proprio dentro di lui.


    ---

    Sinceramente?
    Non so bene cosa non mi sia piaciuto di questo libro, forse il tono abbastanza impersonale con cui è scritto nonostante siano lettere in prima persona... forse il punto di vista così poco sentito con cui tutto è stato narrato... non lo so, sul serio, ma non mi ha proprio entusiasmato quanto avevo immaginato.
    Solitamente, leggo molto velocemente i romanzi epistolari e mi entusiasmano molto perchè li trovo profondamente emotivi ed introspettivi, tuttavia questa volta non ho ricevuto le stesse sensazioni che normalmente questo genere di romanzi mi trasmette.
    Charlie, il punto di vista della narrazione, è un adolescente più sensibile di altri con un gran talento per la poesia, una famiglia unita e tutto sommato felice ed un passato che apparentemente appare ancor più roseo, se non per un piccolo particolare alquanto recente: il suicidio del suo migliore amico.
    Il libro tratta numerosi temi delicati, come la morte, la depressione, l'omosessualità e gli abusi su minori, che mi hanno sempre affascinato molto nella lettura... peccato che questa volta non siano stati trattati in modo molto "intimo" almeno secondo il mio modestissimo parere.
    Pur essendo in un certo senso i fili conduttori del romanzo, trovo che siano stati affrontati in modo abbastanza marginale... a parte le relazioni sentimentali dell'unico gay presente nel libro -che nel film (che devo ancora vedere) è completamente diverso esteticamente da come lo immaginavo mentre leggevo- infatti non c'è alcuna enfasi sul resto delle problematiche che l'autore ha deciso di inserire.
    Charlie soffre di depressione, ma è qualcosa di cui neppure lui è conscio e questa sua condizione viene intesa dagli altri come una sorta di blocco emotivo, una passività che condiziona completamente il suo modo di rapportarsi al mondo.
    Questo è comunque un romanzo di crescita e ad aiutare il protagonista in questo processo ci sono soprattutto quattro figure principali: Sam, la ragazza di cui è innamorato, Patrick, il fratellastro gay di quest'ultima, la defunta zia Helen e Bill, il suo giovane insegnante di inglese.
    Non indifferente è anche la "presenza" dell'amico di penna di Charlie, un ragazzo di cui non si sa assolutamente nulla e che non risponde affatto alle lettere del protagonista che gli affida appunto le proprie confessioni ed esperienze.
    Charlie è un fantasma che trascina la propria vita convinto di parteciparvi, ma in realtà non è affatto così per la stragrande maggioranza del romanzo e non è detto che le cose cambino davvero in futuro anche se è ciò che si intuisce alla fine.
    Personalmente, questo libro non mi ha minimamente coinvolta e soltanto alcuni dei personaggi secondari mi sono piaciuti davvero (Patrick e Bill) tuttavia credo che debba essere letto.
    Nonostante a me non abbia fatto fare i salti di gioia, credo che questo romanzo abbia molto da offrire ad altri... magari più giovani di me e quindi più in linea con l'età e le esperienze di Charlie.
    In definitiva il voto che mi sento di dargli è più oggettivo che personale e sì... so che questa recensione è piuttosto strana! xD


    VOTO: icon_stella_pienaicon_stella_pienaicon_stella_pienamezzapippa_zps77726847

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