Cardy and Ast ~ Demons of paper


Replying to Recensione- It- Stephen King

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  1. Posted 4/8/2013, 20:34
    Buona sera a tutti^o^ Eccomi qua con una nuovissima recensione, un vecchio classico, ne sono al corrente, ma alla fin fine come si fa a dimenticarsi di questo libro? Per me è stato impossibile, lo ammetto, anche se spiegherò le ragioni nella recensione XD Ed ora eccovela tutta per voi^o^

    IT
    TITOLO: It
    AUTORE: Stephen King
    CASA EDITRICE: Sperling Paperback
    PREZZO: 12, 90 (io ho trovato questo al momento, la mia copia ha ancora il prezzo in lire>.<)
    PAGINE: 1238
    TRAMA:In una giornata d’autunno, a Derry, nel Maine, una terribile alluvione colpisce la città allagandone le strade. Per il piccolo Georgie Denbrough è l’occasione ideale per provare la barchetta di carta che gli ha costruito il fratello Bill. Georgie esce nella pioggia, con il suo impermeabile giallo, e si diverte a seguire la barchetta nei canali di scolo delle strade della sua città.

    Durante il percorso, la barchetta finisce accidentalmente in un tombino e Georgie si china per riprenderla. Due occhi azzurri, una grossa bocca rossa e una testa a forma d’uovo con buffi ciuffi di capelli sui lati si presentano al bambino dalle fogne di Derry. Lì sotto c’è un simpatico clown che, presentatosi come Pennywise, offre al piccolo un palloncino e la sua barchetta. Georgie gli tende la mano per ricevere i suoi regali, e in quell’istante il clown svela la sua demoniaca forma, divorando il braccio del ragazzino e uccidendolo.

    Da questo tremendo avvenimento si sviluppa la storia di “It”, tessuta con maestria suprema da Stephen King. Bill, il fratello adolescente della vittima, non si dà pace e così insieme ai suoi giovani amici Richie Tozier, Eddie Kaspbrak, Stan Uris, Beverly Marsh, Mike Hanlon e Ben Hanscom, si mette alla ricerca del clown.
    Scopriranno a loro spese che Pennywise è l’incarnazione dell’anima cattiva della città, non certo un essere umano, e che può assumere qualunque aspetto. Il clown si nutre della cattive vibrazioni della città di Derry e ogni ventotto anni torna in superficie per divorare bambini.

    I protagonisti di “It”, unendo le loro forze e le loro paure, riescono a ricacciare nelle fogne quella tremenda presenza, promettendosi che si sarebbero ritrovati a Derry 28 anni dopo, per chiudere definitivamente il conto quando Pennywise sarebbe ritornato per chiedere il suo tributo di sangue.
    La seconda parte del romanzo, infatti, racconta della “chiamata” alle armi degli ex bambini che, quasi come sotto l’effetto di una magia, hanno rimosso e faticano a ricordare la tremenda esperienza della lotta con il clown assassino. L’intreccio tra il passato e il presente è ideato e controllato in modo assolutamente fantastico: il genio di Stephen King attira il lettore e lo coinvolge con tutti i sensi, anche l’olfatto.


    ---

    Come si fa a liberarsi degli incubi? Semplice, si parla di essi! E chi, nella sua vita, non ha mai sentito parlare di It? Quando uscì la mini serie tratta da questo libro avevo 3 anni ed un fratello malato. Rendiamoci conto! a 3 anni, quando si vede una cosa simile, si ha una paura tremenda dei pagliacci vita natural durante! Se poi la cosa viene peggiorata dal sopra indicato fratello simpaticone che di sera batte le dita sulla porta fingendosi un pagliaccio divoratore di bambini... bhe, ho spiegato perché non sono mai riuscita ad avvicinarmi a questo libro, ed ai pagliacci in generale, fino alla tenera età di 18 anni! Ebbene si... non sono riuscita ad avvicinarmi a questo libro fino a quando non mi sono data dell'idiota e l'ho preso in mano. Dire che è da lì che mi sono innamorata di King è assurdo, io amo quell'uomo, se lo conoscessi e fossi americana dovrebbe denunciarmi per stalking visto che mi apposterei sotto casa sua e gli farei proposte oscene assurde, ma non sono qua per parlare delle mie molteplici turbe psichiche, quanto di questo romanzo.
    It.
    Un pagliaccio, almeno così sembra all'inizio, che divora bambini attirandoli con palloncini ed altri giochi che in realtà... bhe, è un enorme ragno femmina fatta di buio! Essì, ecco qual'è la forma reale dell'essenza stessa degli incubi di questo romanzo, ma non solo questo. Può essere un lupo mannaro, un lebbroso, un uccello enorme ed anche una mummia, può attingere ai vostri incubi più nascosti e farli suoi, così come fa con i sette sfortunati protagonisti di queste pagine. E che dire? Ognuno di loro è splendido per varie ragioni. C'è il balbuziente che nella sua testa non balbetta, c'è il grassone che in realtà è molto più coraggioso di quanto dimostra, c'è il ragazzino che tutti credono un genio ma che è più timido del previsto, il buffone che è più sveglio di tutti gli altri, il ragazzino costretto sotto una campana di vetro dalla madre ipocondriaca e la ragazzina con più palle di loro messi insieme. E mentre questi bambini crescono, lottano, amano e soffrono... It li aspetta per evitare che tornino a sconfiggerla come già una volta erano riusciti a fare.
    King dà il meglio di sè in questo libro, ci fa entrare in un turbine di emozioni, dalla più pura alla più perversa, regalando ad ogni lettore una miriade di sogni e di incubi altrettanto vividi e reali.
    Ho già detto che amo quest'uomo?
    Si, probabilmente si, ma non sto per nulla esagerando, come ho già detto mi ci è voluto del fegato prima di prendere in mano questo libro, grazie fratellone!, ed ero piuttosto prevenuta nei suoi confronti, visto la quantità enorme di pagine con pagliacci assassini che mi aspettavano, invece ci sono arrivata in fondo e mi sono innamorata anche di quest'opera.
    Un unico punto a suo sfavore? Come sempre, in molti suoi lavori lo fa, il maestro del brivido è piuttosto dettagliato nelle descrizioni di ogni genere, quindi... se vi annoiano cose simili lasciate perdere in partenza, solo quello.

    VOTO:icon_stella_pienaicon_stella_pienaicon_stella_pienaicon_stella_pienaicon_stella_piena

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