Cardy and Ast ~ Demons of paper


Replying to Recensione: Will ti presento Will di John Green e David Levithan

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  1. Posted 20/8/2013, 22:14
    Buonasera ragazzi!
    Il libro che sto per recensire non è una novità per questo blog, ma dopo aver sentito la campana di Cardy vi propongo anche il mio parere! Quindi ecco a voi, per la seconda volta su questi lidi, Will ti presento Will


    superclassifica-i-7-libri-piu-belli-letti-nel-L-BxcWN7
    TITOLO: Will ti presento Will
    AUTORE: John Green e David Levithan
    CASA EDITRICE: Piemme Freeway
    PAGINE: 329
    PREZZO: 17, 50
    DOVE SI TROVA: In ogni libreria
    TRAMA: Una sera, nel più improbabile angolo di Chicago, due ragazzi di nome Will Grayson si incontrano. Will e Will non potrebbero essere più diversi, ma dal momento in cui loro mondi collidono, le loro vite, già piuttosto complicate, prendono direzioni inaspettate, portandoli a scoprire cose completamente nuove sull'amicizia, l'amore e, soprattutto, su loro stessi.

    ---

    Premetto che quando Cardy mi ha passato questo romanzo non ero tanto convinta. Insomma, non mi ispirava a pelle. Inoltre, leggendo dalla sua recensione che le parti di Will Grayson 2 erano scritte come copioni ero ancora meno tentata di leggerlo.
    In realtà ho fatto bene, sebbene me la sia presa con molta molta molta molta calma! xD
    La trama non spicca certo per originalità, ma la storia si sviluppa in modo interessante e mai banale ed i personaggi, specialmente i tre principali, sono ben strutturati e vivi, anche se devo ammettere che continuo a serbare una certa ostilità nei confronti del primo Will.
    Contrariamente alle mie aspettative, le parti del secondo Will si sono rivelate per me di ben più facile lettura rispetto a quelle del suo omonimo. Lo stile è più fluido ed incalzante, mentre il flusso dei pensieri dell'altro assomiglia troppo a quello di un qualsiasi ragazzo e la cosa mi ha un po' annoiata.
    Non starò comunque quì a tediarvi su quanto il primo Will Grayson sia nettamente inferiore al secondo, no di certo!
    Will 1 è un ragazzo normale: un po' asociale e chiuso, crede di aver capito quale sia il modo migliore per tenersi fuori dai guai e a questo si attiene, ha due genitori con una buona professione che li impegna molto ma che nonostante tutto sono sempre pronto ad essergli vicini e a sostenerlo e che, ovviamente, si aspettano molto da lui pur senza farglielo pesare. Ha anche un migliore amico molto eccentrico che ben più di una volta cercherà di spingerlo a varcare i propri limiti e a vivere la sua adolescenza con meno razionalità.
    Tiny, simpatica montagna umana assolutamente gay, è il personaggio che per primo ha attirato il mio interesse. All'inizio può ricordare molto lo stereotipo della checca tutta lustrini e musichette stomachevoli, ma è ben distante dall'essere descritto in modo così minimo. Nonostante i suoi mille difetti, Tiny incarna un po' l'idea umana di bontà. La sua visione del mondo forse è troppo edulcorata e ottimistica, ma è questo il suo bello. Per lui la felicità è dietro l'angolo, basta volerla. Ed è proprio questo che cerca di fare: spingere le persone a voltare quell'angolo e accogliere il bello della vita con un sorriso.
    Peccato per lui che ci provi anche con uno dei soggetti meno indicati: Will Grayson 2.
    Will ha bisogno di antidepressivi, ha una vita schifosa, una madre fragile che lo cresce da sola, un padre assente e nessuna fiducia in sè stesso o negli altri. Ovviamente questa sua propensione al negativismo non può che accentuarsi visto ciò che gli capita a circa metà libro. Per lui infatti il detto "chi trova un amico trova un tesoro" non è sempre veritiero. Will 2 però ha idee molto chiare sulla vita e sulle persone, ma queste sue convinzioni subiranno man mano un mutamento grazie proprio alle esperienze che vivrà e soprattutto a coloro che incontrerà sul suo cammino.
    Alcuni di loro lo spingeranno sempre più a fondo nel baratro della depressione, altre invece si faranno in quattro per aiutarlo a risalire quella china scivolosa.
    Non credo sia sbagliato definire questo libro "un romanzo di formazione". Ogni personaggio infatti muta pian piano, acquisendo maggiore spessore e consapevolezza di sè stesso e del mondo che lo circonda.
    La fine è un po' in sospeso, nel senso che lascia spazio a molti interrogativi e personalmente la trovo un'ottima scelta. I ragazzi non sono ancora del tutto cresciuti, sono maturati è vero, ma hanno ancora moltissima strada da percorrere e numerosissime altre cose da imparare ed è bello poter immaginare cosa accadrà loro di lì a un anno o più.
    Personalmente, alla fine del libro già fantasticavo su una possibile relazione fra Will 2 e Gideon, il suo primo amico gay, e di un ricongiungimento in grande stile fra lui e Tiny, ma visto che non mi è dato sapere come realmente andrà a finire fra loro mi limito a supporlo fra me e me.
    In sostanza, il libro è piuttosto carino. Si legge velocemente, anche se ho trovato l'inizio un po' lento, ed è altrettanto facile affezionarsi ai personaggi, ad alcuni più che ad altri, e ad immedesimarsi nelle loro vicende dal momento che tutti abbiamo vissuto in un modo o nell'altro quel delicato periodo della nostra vita che si chiama adolescenza.
    Libro consigliato quindi un po' a tutti, dai più giovani ai più maturi.


    VOTO: icon_stella_pienaicon_stella_pienaicon_stella_pienamezzapippa_zps77726847

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