Cardy and Ast ~ Demons of paper


Replying to Recensione: Il mondo dei ragazzi normali di K.M. Soehnlein

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  1. Posted 22/8/2013, 20:54
    Buonasera bella gente!
    Ammetto che sono un po' distratta dal bel Graham di Once Upon a Time, ma sono comunque ben decisa a darvi questa nuovissima recensione. Il libro in questione ha ormai quasi dieci anni di vita, ma non ha certo avuto una grande risonanza mediatica e questo è un peccato. Il romanzo tratta tematiche omosessuali quindi consiglio a chiunque ne sia disturbato di chiudere quì la pagina e di aspettare una recensione diversa ^^

    mondo%20dei%20ragazzi%20normali
    TITOLO: Il mondo dei ragazzi normali
    AUTORE: K.M. Soehnlein
    CASA EDITRICE: Baldini Castoldi Dalai
    PAGINE: 395
    PREZZO: 7,90 €
    DOVE SI TROVA: In qualsiasi libreria
    TRAMA: Robin MacKenzie è un ragazzino tredicenne del New Jersey che proviene da una tipica famiglia della middle-class americana. Ma i suoi interessi non rispecchiano affatto quelli dei suoi coetanei: mentre gli altri, i "ragazzi normali", si appassionano per lo sport, le macchine e le zuffe tra amici, lui preferisce passare il tempo chiacchierando con la sua migliore amica o visitando musei a New York con sua madre. Il classico bravo ragazzo, anche se il ruolo comincia a stargli stretto. E proprio mentre Robin arriva ad avvertire i primi turbamenti adolescenziali, a fare i conti con la propria omosessualità, un'improvvisa tragedia investe i MacKenzie, facendo crollare di colpo le tenui convenzioni sulle quali si basava l'equilibrio famigliare. Una storia di ribellione e di silenzi, di scelte difficili e irrevocabili. Uno stupefacente e toccante racconto sul crescere diversi, sullo sfondo della periferia suburbana americana degli anni Settanta.

    ---

    Robin MacKenzie è un ragazzino nel pieno di quel difficile e turbolento periodo della vita di ognuno di noi dove ancora non si è uomini, ma nemmeno bambini: l'adolescenza. Le pulsioni sessuali, i primi desideri e la piena consapevolezza del proprio corpo sono soltanto alcune delle "problematiche" che Robin si ritrova improvvisamente ad affrontare.
    Il mondo che ha imparato a conoscere e le persone con cui ha instaurato dei legami improvvisamente ai suoi occhi cambiano: i buoni rapporti con sua madre e l'amica di sempre mutano, si sfaldano, il padre diventa sempre più distante ed incomprensibile e Todd, colui che da sempre lo prende in giro, improvvisamente sembra essergli amico.
    Tutto quindi muta, Robin compreso.
    Il libro si focalizza soprattutto su due degli aspetti che maggiormente influenzeranno la sua vita da quel momento in poi: la scoperta della propria omosessualità e l'incidente di suo fratello Jackson. Un giorno infatti il bambino, cadendo da uno scivolo, si rompe l'osso del collo proprio davanti agli occhi della sorella Ruby, del fratello maggiore e del cugino Larry. Da quel momento in poi comincia un duro calvario per la famiglia MacKenzie: Jackson infatti non muore subito e il continuo altalenarsi dei referti medici contribuisce ad acuire le tensioni familiari e a riportare a galla sentimenti e vicende difficili mai del tutto sopite.
    Questo è un romanzo di formazione incredibilmente intenso e per scritto, per quanto personalmente io abbia arricciato il naso prima di immergermi nella lettura: è scritto al tempo presente.
    Mi dispiace, ma personalmente trovo l'utilizzo di questo tempo verbale fortemente penalizzante per la lettura. Mi da l'idea infatti che limiti di molto la possibilità di ampliare l'introspezione psicologica dei personaggi e le descrizioni di tempi, luoghi e azioni. Fortunatamente, pur mancando di grossi periodi descrittivi, ogni personaggio viene ben tratteggiato e alcuni di loro facilmente restano impressi.
    Personalmente, ho amato profondamente Todd, il classico bulletto di paese che pur sentendo pulsioni omosessuali le considera soltanto un gioco e non vi cede, e non mi è dispiaciuto nemmeno Scott, colui che più di tutti gli altri spingerà Robin a capire meglio sè stesso e ciò che desidera. Peccato che quest'ultimo non sia disposto a fare altrettanto.
    Non c'è un lieto fine per l'appunto nè per la famiglia MacKenzie nè per Robin stesso, ma d'altronde difficilmente la vita fa grossi regali. Un finale azzeccato, comunque, perchè definisce l'epilogo di molte relazioni che nel corso del libro sono rimaste in sospeso e che al contempo permette al lettore di immaginare autonomamente cosa accadrà al protagonista.
    Protagonista che sinceramente ho mal sopportato fin dall'inizio. Troppo debole e facile da manipolare per i miei gusti.
    In generale questa lettura mi è piaciuta molto e ne sono anche contenta visto che erano anni che cercavo invano di recuperarla.
    In ultimo, mi sento di consigliarla a chiunque non abbia pregiudizi e desideri farsi coinvolgere dalle vicende di un ragazzo normalissimo che non ha bisogno di interagire con la magia per crescere e scoprire meglio sè stesso.


    VOTO: icon_stella_pienaicon_stella_pienaicon_stella_pienaicon_stella_piena

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