Cardy and Ast ~ Demons of paper

  1. Recensione: La battaglia d'inverno di Jean-Claude Mourlevat

     
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    Buonasera ragazzi! So di essere sparita per un po', ma mi trovo in una sorta di terzo mondo... qualcuno mi riporti alla civiltà!
    Come Cardy ha già anticipato, mi trovo al mare dai nonni... e a parte la splendida acqua azzurra e il sole caldo sulla pelle, non c'è nient'altro di bello o rilassante quì! Anzi! Sono più stanca di quando sono partita, ma pazienza!
    Per chiunque se lo stia chiedendo *silenzio di tomba* tornerò nuovamente attiva dal 18 e sì! Sto spuntando i giorni sul calendario *-*

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    TITOLO: La battaglia d'inverno
    AUTORE: Jean-Claude Mourlevat
    CASA EDITRICE: Fabbri Editore
    PREZZO: 16,50 €
    PAGINE: 451
    LO TROVO: in ogni libreria
    TRAMA: “Non c’è leziosaggine né provocazione in questo romanzo dallo stile impeccabile, nel quale vibra una grande avventura palpitante degna di Tolkien”
    Le Figaro

    “Un vero romanzo di formazione: fuga da un orfanotrofio, coraggio, paure, sofferenze, amore, onore, tradimenti, giochi circensi, crudeltà e consolazioni. C’è tutto. Tutto, più la musica. Scrittura superba di un autore che ama i suoi lettori. Che li ama, li rispetta e li onora”.
    Anna Gavalda – Elle

    Helen e Milena. Bart e Milos. Una fredda sera d’inverno le due amiche si arrampicano sulla collina, dirette al vilaggio delle consolatrici; i due ragazzi se ne scendono per tornare nel loro collegio. A una svolta della strada si incontrano: un momento che sconvolge le loro vite. Decidono così di fuggire dai collegi in cui sono reclusi; Milena e Bart vogliono ritrovare i genitori scomparsi. Ma la Falange non intende farseli scappare: Pastor e la sua muta di umoni-cane li braccano. L’anelito alla libertà dei quattro diciassettenni incontra il desiderio di rivolta di un popolo oppresso. Nel frattempo si intessono legami, si rinsaldano amicizie. E a volte si perdono, anche.


    DALLA QUARTA DI COPERTINA

    Si fermarono un attimo per riprendere fiato e guardare la città sotto di loro, al di là del fiume. Ora si vedevano i tetti d’ardesia che scintillavano, i campanili delle chiese, le strade lustre alla luce dei lampioni. Sulla piazza lontana circolavano poche macchine, silenziose, simili a scarabei neri e panciuti. “E’ bello” sospirò Helen, “potremmo amare questa città se non ci fosse questo…” Indicò con un cenno del capo l’edificio massiccio da dove venivano: il collegio delle ragazze, subito oltre il ponte.


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    Cosa dire di questo romanzo? Dalla trama e dalla quarta di copertina non si può minimamente comprendere la portata di questo libro! Mourlevat, già conosciuto in "Terrestre" che personalmente ho amato alla follia, ha uno stile incalzante e fluido ed un'immaginazione fervida che riesce sempre a spremere al meglio.
    Rispetto alla sua ultima opera, nonchè prima mia lettura sua, La battaglia d'inverno l'ho trovato altrettanto bello, ma meno coinvolgente e "chiaro". Vedo di spiegarmi meglio.
    Il romanzo si svolge in un arco temporale ben definito: da ottobre a maggio dello stesso anno, a parte l'epilogo che si svolge diversi anni dopo. Tuttavia, non abbiamo altri chiarimenti precisi. Si capisce che è ambientato ai giorni nostri, ma non è chiaro dove nè quando con assoluta precisione. Non ci sono riferimenti a città o a luoghi, cosa che invece abbiamo in Terrestre, ma soprattutto non viene per niente spiegato cosa sia la Falange nè perchè o quando sia nata nè come funzioni esattamente.
    Insomma, il lettore viene catapultato in una situazione che non gli è famigliare e non ha alcun mezzo per potercisi orientare o per poterla capire, deve semplicemente accettarla.
    Sappiamo quindi che, dopo un colpo di stato avvenuto più di quindici anni prima rispetto all'arco narrativo dell'intera vicenda, il potere è caduto in mano ad un gruppo di uomini che si fa chiamare La Falange e che da allora essi fanno il bello e il cattivo tempo, controllando soprattutto alcuni collegi della zona. In questi luoghi grigi e dalla regole ferree, uno per i ragazzi e uno per le ragazze, si trovano tutti gli orfani di coloro che osarono opporsi al governo, ma ovviamente i ragazzi lo ignorano.
    Le cose per loro iniziano a farsi più chiare quando un giorno due ragazze, Milena e Helen, incontrano sulla strada che le porta al villaggio delle consolatrici (donne pagate per combattere la tristezza in questi giovani) due ragazzi: Bartolomeo e Milos. Fra loro scatta subito qualcosa nonostante il loro breve scambio di battute e, mentre Helen è da Paula, la sua consolatrice, Bart raggiunge Milena e la convince a scappare con lui.
    La fuga ovviamente non è senza conseguenze. Infatti, per ogni ragazzo/a che non si ripresenterà al collegio un'altra/o verrà messo nelle segrete fino al suo ritorno. Tuttavia c'è un motivo per cui i due decidono di fuggire ugualmente: a Bart è stata recapitata da poco una lettera del padre, scritta molti anni prima, dove questi gli spiegava di essersi opposto alla Falange e di essere in fuga con una giovane e bellissima cantante dalla voce mozzafiato, Eva-Maria Bach (madre di Milena).
    Da questo momento in poi le vite di tutti i ragazzi vengono completamente stravolte. Dopo la fuga dei due amici, Milos e Helen scoprono che un pezzo grosso del governo ha sguinzagliato una muta di uomini-cane sulle loro tracce e partono quindi a loro volta con l'intento di salvarsi. Ma, come si sa, spesso l'eroismo non paga...
    Nonostante, molte cose non siano spiegate come avrei preferito, resta comunque un romanzo sorprendente pieno tanto di risate, quanto di momenti teneri e se vogliamo romantici e di lacrime, tante tante lacrime!
    Non è una lettura impegnativa sebbene Mourlevat metta molta carne al fuoco, ma non è nemmeno un libro da prendere tanto alla leggera!
    All'inizio non ne sono rimasta molto coinvolta, ma c'è voluto poco perchè i miei occhi non potessero più staccarsi dalle pagine! L'ho finito in spiaggia e diverse teste si sono voltate quando, verso la fine, ho cacciato un urlo di sgomento e pestato i piedi, alzando un polverone di sabbia che nessuno penso mi abbia perdonato!
    Perchè io mi sia fatta odiare da tutti i turisti assiepati in spiaggia non ve lo dirò, come al solito starà a voi recuperare il libro ed immergervi in questo mondo pieno di personaggi vividi ed indimenticabili e di uomini-cane e uomini-cavallo!


    VOTO: icon_stella_pienaicon_stella_pienaicon_stella_pienaicon_stella_pienamezzapippa_zps77726847

    Edited by Astaroth Arslan - 12/8/2013, 19:02
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Comments
  1. anna6
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    ehi! bellissima presentazione di questo libro che presto leggerò visto che l'estate è arrivata!! deve essere proprio bello e interessante anche se, come hai detto tu, non vengono specificati il luogo delle vicende (cosa un pò raccapricciante)
    un GRAZIE per la splendida presentazione del libro!!
     
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