'Sera a tutti!
Eccoci quì per il consueto appuntamento con le recensioni!
Anche oggi presenterò un romanzo a tematica LGBT quindi si chiede a chiunque ne sia disturbato di fermarsi quì con la lettura, grazie!
TITOLO: Un uomo solo
AUTORE: Christopher Isherwood
CASA EDITRICE: Adelphi
PREZZO: 16,00 €
PAGINE: 148
DOVE LO TROVO: in qualsiasi libreria
TRAMA: Già negli anni Trenta, quando scrisse "Addio a Berlino", Christopher Isherwood sosteneva di voler trasformare il suo occhio di romanziere nell'obiettivo di una macchina fotografica. Ma per lungo tempo - attraverso libri molto diversi fra loro, e spesso segnati dai personaggi fittizi o reali che raccontavano l'intenzione rimase una di quelle fantasticherie stilistiche che spesso gli scrittori inseguono per tutta la vita senza realizzarle mai. E invece nel suo ultimo romanzo - questo - Isherwood trasforma una giornata nella vita di George, un professore inglese non più giovane che vive in California, in un'asciutta, e proprio per questo struggente, sequenza di scatti. Non è una giornata particolare per George: solo altre ventiquattr'ore senza Jim, il suo compagno morto in un incidente. Ventiquattr'ore fra il sospetto dei vicini, la consolante vicinanza di Charlotte, la rabbia contro i libri letti per una vita ma ormai inutili, e il desiderio di un corpo giovane appena intravisto ma che forse è già troppo tardi per toccare. Quanto basta per comporre un ritratto che non si può dimenticare, e che alla sua uscita sorprese tutti, suonando troppo vero per non essere scandaloso.---
Tanto per cominciare, dico subito che la curiosità per questo libro è nata dopo aver visto il film che ne è stato tratto qualche anno fa con il bravissimo -e per me bellissimo- Colin Firth nella parte del protagonista.
Ho particolarmente amato la pellicola cinematografica ed avevo un po' paura che il libro potesse cambiare questo mio sentimento, ma ciò non è avvenuto.
Il film è abbastanza fedele all'opera prima e il romanzo è a dir poco stupendo.
Crudo, rapido. Isherwood non utilizza affettati giri di parole per delineare il ritratto di George, professore di cinquantotto anni, che si sente ormai come appassito dopo aver perso il proprio compagno, Jim.
Il romanzo è una sequela di istantanee. Si passa infatti dal presente al passato senza grosse introduzioni, ma il cambiamento pur essendo brusco non disorienta... al contrario, permette di entrare maggiormente in simbiosi con ciò che George è e soprattutto come viene percepito dal mondo esterno e da sè stesso.
Ciò che Isherwood ci presenta sono ventiquattrore nella vita di un uomo qualunque, senza particolari talenti ...
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