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  1. Recensione: Codex Gilgamesh di Uberto Ceretoli

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    Codex Gilgamesh
    recensioni
    reviews
    Uberto Ceretoli
    By Astaroth Arslan il 23 Sep. 2013
     
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    Buonasera bella gente!
    Sono finalmente tornata alle recensioni con un romanzo già apparso su questi lidi e che davvero merita attenzione!
    Il romanzo è pubblicato dalla Casa Editrice Dunwich, CE neonata ma i titoli che finora ci sono arrivati fra le mani sono uno più valido dell'altro *-* E questo mi è piaciuto in special modo **


    CG
    TITOLO: Codex Gilgamesh
    AUTORE: Uberto Ceretoli
    CASA EDITRICE: Dunwich Edizioni
    PREZZO: 9,90 € edizione cartacea, 2,49 € e-book
    PAGINE: 334
    DOVE TROVARLO: A breve nelle librerie, intanto potete trovare l'e-book QUA
    TRAMA: Uruk, 1890. Eudora, cacciatrice di Sua Maestà la Regina Vittoria, è incaricata di catturare il barone Victor von Frakenstein, accusato di furti e necrofilia e fuggita da Londra su una nave volante progettata da Leonardo da Vinci. Eudora ha una sola certezza: il dottore vuole riportare in vita l'Esercito degli Immortali di Gilgamesh e lei è l'unica che può fermarlo.


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    So che anche questa è una recensione doppia, ma il libro ne vale davvero la pena!
    Uberto Ceretoli non ha creato dal nulla un universo fantastico e pieno di meraviglie, ma il suo romanzo catapulta il romanzo nella splendida epoca dell'Inghilterra Vittoriana, condendola di elementi tipicamente steampunk e di personaggi impossibili da dimenticare.
    Alcuni di loro partono molto in sordina, come il rampollo scozzese Kentigern Gordon, ma sapranno farsi valere man mano che si procede con la lettura. La prima cosa che mi ha colpito di questo libro è senza dubbio la copertina, quasi monocromatica, ma assolutamente affascinante! Catalizza in sè tutti i punti forti delle sue pagine e le atmosfere antiche condite di una modernità non indifferente. La trama è breve e concisa e non lascia trasparire molto dei numerosi colpi di scena che attendono il lettore! Ce ne sono così tanti che, ad un certo punto, non ero più sicura di chi fossero i buoni e chi i cattivi... dopotutto questo è un concetto particolarmente arbitrario in molti casi e questo è uno di essi.
    L'uomo ha per natura uno scopo, qualcosa da inseguire che definisce la sua stessa esistenza, e chi può affermare con assoluta sicurezza quali obiettivi siano meglio di altri? Ognuno dei personaggi descritti da Ceretoli ha una propria missione, un desiderio che lo spinge ad andare avanti e a compiere scelte che per molti sembrerebbero azzardate, ma dopotutto ognuno di loro è umano... seppur ormai immortale almeno per un buon 50% dei personaggi del libro.
    Il barone Victor Von Frankenstein, dubito abbia bisogno di presentazioni, ha infatti perfezionato la propria tecnica ed è ora capace di ridare nuova vita ai morti, indipendentemente dal loro stato di decomposizione, senza nulla togliere al loro passato aspetto. Ritroveremo quindi l'avvenenza di Cleopatra e il genio scaltro e carismatico di Leonardo e faremo anche la conoscenza di personaggi, leggendari o meno, che sono meno conosciuti al di fuori magari del loro paese d'origine come Spring-Heeled Jack (o Jumpin Jack, nel romanzo) o il mitico re sumero Gilgamesh, a cui va il merito del titolo stesso del romanzo.
    A questi personaggi ne vengono accompagnati altri, alcuni reali altri di invenzione dell'autore, ed ognuno di loro ricopre un ruolo ben preciso nell'intera vicenda, condendola di sotto trame e intrighi davvero notevoli.
    Personalmente, lo trovo un libro estremamente corale per identificare a colpo preciso un vero e proprio protagonista, ma probabilmente questo sarebbe Eudora, cacciatrice di sua maestà la Regina Vittoria, dotata di una straordinaria bellezza che più di una volta usa come un'arma.
    Eudora è forse il solo personaggio su cui non ho un'opinione precisa... come le altre donne presenti, poche e per la maggior parte non di spicco ad eccezione della bella cacciatrice e della celebre regina egizia, non è ben caratterizzata quanto i suoi comprimari maschili, ma scade un po' nello stereotipo.
    Un difetto tuttavia su cui si può soprassedere data la grande portata di questo libro che ha come punti di forza principale una dovizia di particolari, storici e non, assolutamente invidiabile ed atmosfere così ben descritti da potercisi perdere. Lo stile di scrittura di Ceretoli è praticamente perfetto. Dispone di un ampio lessico che usa in modo appropriato, sebbene alcuni termini ormai in disuso possano suonarci un po' strani, ed il suo stile è coinvolgente e ben articolato. Non è di certo un autore acerbo, bisogna dirlo sebbene io non abbia ancora letto null'altro di suo.
    Codex Gilgamesh è senza dubbio un'opera completa che potrà soddisfare gli appetiti di una grossa fetta di lettori poichè non ha in sè soltanto elementi steampunk, nonostante vadano per la maggiore, ma unisce anche le classiche atmosfere del romanzo gothico inglese e ripropone in una nuova veste personaggi già conosciuti, magari odiati o amati, e ci esorta a rivalutarli sotto una nuova luce.
    Impossibile è stato per me non innamorarmi del visionario, ma comunque realista, Victor e dello schizofrenico Jack e della sua controparte Jumpin' Jack. Nel corso della lettura ho anche cambiato opinione su personaggi che all'inizio avevo giudicato banali e piatti come, ad esempio, il giovane Kentigern Gordon. Lui, più di tutti gli altri, cresce sotto gli occhi del lettore e matura nell'uomo che i suoi genitori si auguravano un giorno potesse diventare.
    In definitiva, questo libro è consigliatissimo a chiunque voglia uscire un po' dagli schemi ed essere rapito da una storia assolutamente non convenzionale, animata da personaggi che difficilmente dimenticheremo!


    VOTO: icon_stella_pienaicon_stella_pienaicon_stella_pienaicon_stella_pienaicon_stella_piena
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Comments
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    Questo libro fa veramente cagare!Ma lo hai letto?I personaggi sono piatti macchiette ridicole di stereotipi triti e ritriti. Kentigern ha un cambio improvviso ed immotivato di carattere, le donne sono tutte vuote e semplici oggetti per sfogare il desiderio sessuale degli uomini che appaiono nel racconto.
     
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